Home

Questa pagina non fa uso di cookies

Formula 1 Scala 1:8

By Tittopower

Non mi ero mai cimentato nella realizzazione di un modello radiocomandato in scala 1:8 poichè ho sempre utilizzato modelli in scala 1/10 (o inferiori) e dispongo di materiali adatti a questa scala.
La scala 1:8 è sempre stata la classe regina nel modellismo dinamico con motore a scoppio, tendenzialmente il suo dominio sebbene conti ancora molti estimatori è in lento declino, molti hanno lasciato questa categoria per passare a scale inferiori ed elettriche che sono di piu facile manutenzione ed in grado di dare attualmente grandi prestazioni. In passato ho avuto una BMT con motore a scoppio per qualche mese, ma non ho fatto pace ne con il tipo di guida necessaria per questi modelli e tantomeno con la necessaria continua manutenzione che occorreva dedicarci, per cui ho abbandonato in poco tempo questa categoria.
Attualmente esistono numerosi modelli in scala 1:8 con motorizzazione elettrica, questo prima di tutto grazie alla grande quantità di energia che le batterie LiPo sono in grado di erogare ed a tutta una serie di motori nati appositamente che possono sviluppare potenze analoghe a quelle di un motore a scoppio.
Per la realizzazione descritta in questa pagina sono stati utilizzati materiali comunemente dedicati alla scala 1:10, per fare questo occorreva che il modello risultasse più leggero dei modelli analoghi per cui il progetto è nato come Pan-car, ovvero senza sospensioni indipendenti sulle 4 ruote ma con molle sull'avantreno e una parte basculante del telaio sul posteriore, alimentazione 2S, regolatore classico per 1/10, le uniche componenti della scala 1: di questo modello sono la carrozzeria e le gomme oltre ovviamente che alle dimensioni.

Il progetto inizia con la ricerca di una carrozzeria adatta e volendo realizzare una Formula 1 reperire una carrozzeria come quelle attualmente in uso nel mondo reale è stato impossibile. Qualche anno fa Serpent realizzò un modello a scoppio ed uno elettrico di formula 1 con questa scala, ma ebbe poco successo e fu presto dismessa. La mia prima ricerca fu proprio quella di rimediare una di queste carrozzerie, ma questo è risultato impossibile poichè non è piu disponibile nemmeno dal produttore. Una alternativa era crearmi uno stampo e realizzarla in proprio, ma poi ho trovato su suggerimento di un amico una delle poche carrozzerie che rappresentano in modo adeguato un modello di formula 1 realmente esistita, ovvero la ferrari 312 T4. Quindi mi sono detto perchè no ? Facciamola un po vintage...anche in ricordo di Gilles.

Il primo prototipo dopo il disegno viene stampato su carta poi incollata su cartone e poi montata per controllare che i fori corrispondano e che esistano gli spazi giusti ove necessario. In questo momento si è evidenziata una errata posizione della sospensione posteriore e una possibile riduzione del retrotreno basculante, dopo le opportune correzioni si passa al taglio con CNC.

I primi pezzi ad essere tagliati sono le 2 parti principali, sostegno retrotreno e telaio. Il materiale utilizzato è fibra di vetro ricoperta con pellicola di carbonio dello spessore di 3 mm, i numeri sulle etichette gialle indicano il peso della parte.

Le parti principali sono tutte pronte.

Da definire il sistema da utilizzare per lo sterzo e il relativo supporto, con servo inserito al centro dei bracci oppure con servo sul telaio e rinvio ? Nel dubbio poi sono state realizzate entrambe le versioni che saranno poi testate in pista.

Vengono quindi realizzate le parti per il retrotreno, i banchi motore desto e sinistro sono in ergal 7075T6 e lasciati alti 42 mm per un futuro inserimento se necessario di motori di classe superiore, al momento si utilizzerà un 36 x 65mm 4.5T 2 poli, 4550Kv da 900 W. I supporti cuscinetti dell'assale posteriore sono ricavati in ergal 7075T6 e sono eccentrici in modo da poter regolare tramite semplice ribaltamento l'altezza da terra, poi se servono più regolazioni si va tramite spessori.

La zona del retrotreno è quasi completa. La sospensione posteriore opera tramite magneti che lavorano in opposizione. L'azione dei magneti collocati in questo punto ha restituito una sospensione molto progressiva, la regolazione avviene tramite spessori sotto al magnete superiore oppure se necessario alzando o abbassando con spessori tutta la barra trasversale. I link utilizzati ed il pivot centrale sono Xray.

Particolare della sospensione a magneti. I magneti, 2 in serie, sono affogati con resina nel supporto in alluminio.

Particolare degli snodi sferici utilizzati sull'anteriore. Si tratta di sfera + portasfera realizzati in delrin nero con macchina CNC. L'idea di fare e utilizzare questi particolari snodi viene dal modello X1 di Xray, siccome la loro dimensione e robustezza sembravano critici su questo modello più grande sono stati realizzati con dimensioni maggiori, la sfera è da 8mm ed ha un foro per perni passanti da 4mm. Ringrazio Marco il ""Doc" e la sua officina di avermene realizzati un bel sacchetto con uno dei suoi torni industriali CNC, senza questo particolare snodo un avantreno di questo tipo non sarebbe stato possibile da realizzare. Thanks !!!

Lo stesso tipo di snodo descritto prima è utilizzato per il movimento dei bracci superiori, la regolazione del caster avviene tramite scorrimento del supporto dei braccetti, la regolazione possibile è fra 2 e 10°. Ovviamente quando il supporto scorre indietro per dare caster anche il servo indietreggia variando le caratteristiche di sterzo, per cui il servo può scorrere in avanti o indietro per compensare o variare il movimento.

Nel cassetto avanzava un ammortizzatore Xray formula per cui è stato utilizzato qui, la maggior lunghezza necessaria è stata raggiunta tramite unibol più lungo. La piastra che ferma la batteria può scorrere per consentire l'utilizzo di eventuali ammortizzatori più lunghi.

Lo smorzatore laterale da 10mm viene realizzato con tubo in ottone e pistone in delrin.

Il fusello è stato realizzato con CNC poi lavorato a mano per inserimento del perno ruota, molto più difficile reperire molle adatte per perno 4 mm, ma per ora una coppia ne ho trovate per fortuna.

Il perno del fusello esce con diametro 6mm, viene applicato quindi un adattatore con cuscinetti per utilizzare le gomme con foro 12mm della categoria 1:8.

Per utilizzare le gomme 1:8 sul differenziale a sfere posteriore, dalla parte di regolazione del differenziale è stato necessario adottare questa soluzione, il perno porta ruota è avvitato al differenziale, la regolazione del differenziale può essere fatta smontando questo supporto, il che consente anche di mantenere molto pulito il cuscinetto interno. Il differenziale utilizza una corona arrowmax modulo 48 con 30 sfere in ceramica, i piattelli sono da 20 x 35mm.

Sulla parte sinistra un trascinatore a strozzamento classico su questo tipo di modelli. L'albero posteriore è in carbonio da 8mm, su ambo i lati dei banchi sono presenti cuscinetti reggispinta che facilitano il lavoro dei cuscinetti principali e fanno scorrere meglio il modello in curva.

Una vista del differenziale assemblato.

L'assemblaggio del telaio del modello è concluso, ora non rimane che montare l'impianto radio. viene utilizzato un servocomando con cassa alluminio basso profilo e motore brushless marca trackstar, ricevitore futaba con telemetria, variatore Toro Ts120Pro, giroscopio futaba car.

Come gomme vengono utilizzate le UFRA shore 32 posteriore e 45 anteriore. Per il posteriore sono le gomme più morbide che ho trovato al momento e che mi ha fornito direttamente il Sig. Giacomo di Ufra Tyres che ringrazio per avermi scelto fra quelle in produzione le più morbide, porebbero essere quindi delle 30-31.

Viene quindi tagliata la carrozzeria acquistata da DeltaplasiK, una ditta che produce molti modelli di carozzerie per modellismo che ho scoperto proprio a causa di questo progetto.

La vernicatura non ha comportato particolari difficoltà se non per la solita dose di pazienza necessaria per le mascherature, ancora più pazienza ha richiesto la composizione del foglio adesivi per riprodurre piu fedelmente possibile il modello. Gli adesivi sono realizzati in proprio con stampante inkjet su poliestere adesivo trasparente, poi verniciati con trasparente lucido, di seguito attaccati ove necessario su pellicola adesiva bianca.
ora non rimane che la prova su pista........

realizzata fra settembre/ottobre 2015, Tittopower & Doc

Le operazioni svolte nell'articolo possono provocare danni notevoli agli apparecchi e alla persona qualora chi le esegue non abbia una certa familiarità con l'elettricità, la meccanica, l'elettronica ecc.. ci si astenga quindi eventualmente dal metterle in pratica qualora non si abbia affinità con le materie predette. In ogni caso lo scrivente non si ritiene responsabile di eventuali danni provocati dai progetti e dal loro utilizzo a cose e/o persone.

Home