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Retroilluminiamo il nostro ICE

Non ho mai acquistato un carica batterie durante gli anni in cui il mio hobby era principalmente il modellismo (1988-2000), ma ho sempre provveduto a realizzarli da solo, questo non ha mai influito negativamente sulle prestazioni dei miei modelli in gara rispetto a coloro che utilizzavano i caricabatterie specifici da modellismo, e penso che anche oggi sia la stessa cosa...nel frattempo però alcune cose sono cambiate, tra cui i tipi di batterie, le nostre abitudini, la tecnologia.
_ LE BATTERIE: Fino al 2000 circa si sono utilizzate batterie NICD, dei veri muli di batterie, ne conservo tuttora esemplari di 10 anni ed oltre che si comportano ancora bene sui modelli....certo non per le gare ma per girare davanti casa vanno benissimo. Attualmente invece si utilizzano batterie NIMH e litio...tecnologicamente piu avanzate e meno inquinanti ma più delicate per quanto riguarda l'utilizzo e la ricarica.
_LE ABITUDINI: Il pc ha invaso la nostra mente ...ormai fa tutto lui e i dispositivi ad esso paragonabili sono diventati di uso comune...le nostre capacità consistono ora nel saper utilizzare dei software o dei pulsanti. Io ho sempre avuto apparecchi separati per ogni funzione...ora invece gli apparecchi tuttofare sono una realtà.
_LA TECNOLOGIA: beh cosa dire...visti i risultati...benvenga !!!

Questa breve introduzione per dire che anche io ho ceduto alla tecnologia, per la carica delle numerose batterie che ho in casa ho acquistato un DURATRAX-ICE. In origine avevo preso un TRITON, vuoi per le caratteristiche e per il prezzo, ma tale modello si è rivelato si preciso con le nicd-nimh (anche se poco pratico nelle funzioni di ciclo) ma inutile per le batterie al piombo (caricava peggio di un autocostruito).

La pagina presente non è dedicata all'utilizzo del caricabatterie in questione o alle sue qualità specifiche, piuttosto ho desiderato invece fare una guida illustrata dettagliata in italiano dedicata al montaggio di un dispositivo acquistabile in rete che serve a retroilluminare il grande display di cui è dotato. Personalmente uso il caricabatterie in camera da letto ed in qualsiasi orario...avere il display retroilluminato non dico è stata una esigenza estetica ma proprio funzionale, del resto anche in ambiente illuminato il display originale mi pareva poco leggibile.
Dopo una ricerca in rete ho constatato che c'erano 2 modi per rendere il display luminescente, un metodo consistente nel dotare lo stesso di una serie di led ed uno di dotare il display di un pannello elettroluminescente. Considerando i risultati visti in rete ho preferito questa seconda ipotesi che consiglio a tutti. La prima cosa da fare è quella di acquistare il pannello luminoso, online è disponibile l'acquisto di un kit specifico dagli USA, 20 giorni ed il kit è a casa vostra con circa 25 € totali di spesa. Veramente esistono anche in italia prodotti simili, il loro prezzo però è sensibilmente maggiore. Questo tipo di prodotto è utilizzato anche da coloro che attrezzano le discoteche o gli stand pubblicitari, se qualcuno non vuole rivolgersi oltreoceano può quindi trovare qualcosa di adatto, e anche di altri colori, nel nostro paese.

Una vista del kit necessario alla modifica, sono anche presenti altri particolari che non fanno parte del kit ma che ho utilizzato per la modifica.

Come prima cosa posiamo il nostro ICE su un panno in cotone, io ho utilizzato un lenzuolo ripiegato piu volte, questo ci sarà utile per prevenire graffiature o urti al dispositivo. Togliamo le 8 viti laterali con un cacciavite a stella ricordandoci che le 2 viti posteriori del lato destro sono più lunghe poiche devono passare anche la ventola presente in quel punto.

Ora le due paratie laterali possono essere tolte, ma usciranno di poco in quanto sono connesse al circuito tramite i cavi di alimentazione. Posizionarle di lato per il passo successivo.

Ora dobbiamo estrarre la manopola che comanda il piccolo encoder interno. Questo componente è piuttosto delicato sia perchè piccolo di per se stesso ma anche perchè meccanicamente non è robusto anche se è in metallo. Siccome la manopola è piuttosto dura da togliere, occorre prendere saldamente la zona indicata con un paio di pinze a punta (nella zona liscia indicata e NON nella parte filettata !!!) . Se per caso dovesse capitare di rompere l'encoder non scoraggiatevi in quanto il medesimo è reperibile: si tratta del modello ALPS STEC11e08 reperibile presso RS component, in alternativa è possibile acquistare il modello STEC11b03 che a differenza del precedente non ha l'albero di comando spianato ma bensì rotondo, occorrerà in caso limarlo fino a che entra nella manopola originale.

Una volta stretto l'albero dell'encoder (attenzione a non rovinare i componenti vicini del circuito !!!) con le pinze, servendoci di un cacciavite a taglio, inseriamo il taglio dello stesso fra le pinze e la plastica della manopola, quando siamo sicuri che il cacciavite sia in posizione indicata, ruotiamolo in senso orario o antiorario facendo forza fra pinze e manopola. In questo modo la manopola si sposterà di pochi mm, ripeteremo l'operazione spostando la presa delle pinze via via più in su. In 3-5 azioni la manopola esce senza danni per l'encoder.

Il pannello superiore porta display è trattenuto sul telaio in alluminio del ICE da 5 linguette in plastica, 3 sulla parte in alto e 2 su quella in basso. Per estrarre il pannello basta fare leva su una o entrambe le linguette inferiori utilizzando un cacciavite a taglio, come mostrato in figura.

Una volta che abbiamo sbloccato il pannello frontale prendiamolo delicatamente e giriamolo come in figura. Il cavo piatto o connettore flessibile va trattato con la massima cura e delicatezza, evitando di piegarlo o torcerlo.

Per staccare il connettore dal circuito occorre sollevare con delicatezza entrambe i lati del connettore bianco sul circuito. La pressione da esercitare per ottenere lo sgancio è molto poca quindi possiamo farlo con un unghia, meglio con 2 contemporaneamente. Il movimento che la parte plastica bianca deve fare è di soli 2-3 mm, quindi regolarsi di conseguenza e non tirare più del necessario, pena la rottura del medesimo. In figura il connettore è già alzato, quindi in posizione sganciata. Estrarre delicatamente il cavo flessibile dalla sede.

Ecco finalmente in mano il pannello frontale contenente il display. Esso è ricoperto da uno strato di nastro adesivo in alluminio piuttosto spesso e ben attaccato che serve a schermare i cristalli liquidi e a tenere in posizione esatta il display stesso.

Togliamo con delicatezza il nastro in alluminio, facendo attenzione nel momento in cui esso dovrà staccarsi dal connettore flessibile del display, la zona di attacco fra il connettore ed il vetro del display è infatti una zona molto sensibile, uno strattone di troppo e il display potrebbe diventare inutilizzabile. Ricordo che la forza di adesione di questo nastro è discreta, quindi occorre tirare un pò per toglierlo.

Ecco il display privato dell'adesivo in alluminio, si nota qualche residuo colloso che non da alcun fastidio, può benissimo rimanere lì.

Il piccolo pezzo di spugna nera presente in questa zona serve a tenere in linea il cavo che esce dal display, evitiamo di rimuoverla. Controlliamo comunque che essa non vada minimamente ad invadere la sede del display, nel mio esemplare tale spugna era attaccata male e teneva disallineato il display nella finestra di lettura, ne risultava una inclinazione notevole del display molto fastidiosa con copertura di qualche pixel della prima riga di lettura....e questo tutto di fabbrica...per fortuna esiste il faidate...

Per estrarre il display dalla sua sede occore alzare contemporaneamente le due alette di ritegno, poi lo si sfila come in figura. Trattare il display con la massima cura evitando di forzare su di esso o sui suoi spigoli, ora abbiamo finalmente in mano il caro display.

Una volta preso in mano il display mettiamolo come in figura ed osserviamone la costituzione. Come potete vedere è formato di 4 strati in apparenza, che in realtà sono sicuramente di più, ma quello che interessa noi è notare la parte del display nera più lunga rispetto alle altre. Come noterete anche in altre foto in questa zona passano tutti i collegamenti elettrici che lo fanno funzionare, qui termina anche il connettore. ATTENZIONE !! Questo strato è molto fine e molto delicato, occorre trattarlo sempre con mani di fata.

E adesso viene il bello!!! Finora direi che non c'è stato nulla di impossibile, semmai solo una successione di passi da affrontare con calma e cautela. Qui ci si gioca il caricatore...o meglio il display e senza il display siamo a terra!! In pratica ora dobbiamo togliere lo strato adesivo in alluminio che ricopre la parte posteriore del display. Potrebbe sembrare una operazione semplice ma non lo è...o meglio di per se stessa è semplice ma i rischi di rompere il display sono alti. Innanzi tutto iniziamo a staccare lo strato di alluminio in un angolo, va bene uno qualsiasi. Aiutandoci con una lente di ingrandimento infiliamo la punta (nuova) della lama di un taglierino in modo da iniziare il distacco. Alziamo solo una piccola parte dell'angolino e guardiamo attentamente che la superficie che stiamo distaccando risulti chiara e brillante. In questo momento infatti potremmo rischiare di distaccare lo strato di polarizzazione oltre che quello riflettente di alluminio. Se la superficie distaccata risulterà chiara procediamo, se risulta scura fermiamoci subito e risistemiamo il tutto tentando in un altro angolo. Una volta partiti nel modo giusto procediamo a distaccare tutto lo strato ma con estrema cautela. In questo momento infatti ci si rende conto di quanta forza occorra per togliere l'alluminio e di come si sente fragile il display fra le mai. L'impressione è che il vetro si rompa da un momento all'altro. Consiglio quindi di agire con estrema cautela, EVITANDO SFORZI PERPENDICOLARI al display, molto meglio esercitare uno sforzo parallelo evitando di forzare però il display sulla parte scura più fine. Se riscaldiamo leggermente il display l'operazione sarà più facile, ma meglio riscaldare dopo avere sollevato in maniera corretta un angolo. Superata con successo questa fase possiamo ritenerci fortunati e prenderci un bel respiro.

Sul nostro display appena "pelato" è rimasta una notevole quantità di adesivo (almeno nel mio caso). Al primo tatto poi si nota che è uno strato molto duro e appiccicoso. Sul manuale del kit (tutto in bianco e nero) consiglia di togliere questo adesivo residuo con dell'alcol etilico o con un decollante. Dopo avere provato a lungo con l'alcol mi sono reso conto che non c'era nulla da fare, o meglio ci sarebbe voluto tanto che avrei consumato anche lo strato polarizzante. Ero quasi nel panico quando ho deciso di provare con il TRILAX che forse molti conosceranno in quanto è spesso usato nel modellismo per pulire i modelli zozzi di tutto.... Non so la formula chimica ma lo si trova facilmente in ferramenta.

Ecco il display ripulito dall'adesivo con il TRILAX, ci è voluto un attimo, ma attenzione a non tenerlo troppo a contatto sullo strato polarizzante o a darlo sul connettore......non si sa mai.... Il mio display è venuto leggermente rigato a causa dell'eccessivo strofinare con l'alcol, ma ciò è comunque invisibile a lavoro finito.

Inseriamo il display allo stesso modo di come lo abbiamo estratto dal pannello, una volta in sede provvediamo ad inserire anche lo strato elettroluminescente. Non ho una foto di questa azione specifica ma ricordo che ho inserito il foglio luminoso (la parte bianca va verso il display) dalla parte del display in cui c'è il cavo flessibile, il tutto è entrato con facilità ed è andato subito in sede. Una volta a posto si ricopre col nastro in alluminio.

Per sicurezza controlliamo che il pannello luminoso funzioni a dovere.

Fissiamo con il biadesivo il convertitore nella posizione indicata. Sarebbero possibili anche altre posizioni all'interno del caricatore per questo elemento, ma probabilmente questa è la migliore per non disturbare i circuiti. Accendere il display per provare che il convertitore non tocchi il telaio in modo anomalo e si creino delle noiose risonanze acustiche.

Ora occorre collegare l'alimentazione del display sulla linea 12 volt in ingresso del carica batterie. Per questo sono disponibili 2 piazzole tonde sul circuito stampato vicino ai fili già presenti. Saldare il polo negativo direttamente. Per il polo positivo ho effettuato una modifica consistente nell'applicazione di un resistore da 56 ohm 1W allo scopo di attenuare quando necessario la luminosità. Io alimento il caricatore a 14.4 volt e a quella tensione il pannello mi sembrava troppo luminoso, così come anche in camera di notte esso emetteva troppa luce. L'assorbimento del circuito è di circa 100-120 mA dalla linea 12 volt, con tale resistenza ai ottiene una caduta di circa 3-4 volt, ma il pannello funziona anche a 6 volt... Con la spinetta esterna visibile in foto è possibile ponticellare la resistenza e portare la luminosità in condizioni normali.

Una immagine molto suggestiva del display....

Un ingrandimento del display.

Il caricatore a modifica ultimata con alimentazione 12 volt e illuminazione alta.

Il caricatore alimentato a 12 volt e illuminazione limitata, ma ancora perfettamente visibile.

Per ultima una foto del rumore (ripple) generato dal convertitore del display durante il funzionamento e trasmesse da esso sulla linea a 12 volt (nel mio caso un alimentatore 12V-40A). Si tratta di un rumore di circa 2,5 mV che non sembra disturbare il corretto funzionamento del caricabatterie.

By tittopower feb - 2007

Le modifiche trattate negli articoli possono provocare danni notevoli all'hardware e alla persona qualora chi le esegue non abbia una certa familiarità con l'elettricità, la meccanica, l'elettronica ecc.. ci si astenga quindi eventualmente dal metterle in pratica qualora non si abbia affinità con le materie predette. In ogni caso lo scrivente non si ritiene responsabile di eventuali danni provocati dai progetti e dal loro utilizzo a cose e/o persone.

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