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Valutazioni- modifiche Alimentatore Qtec 550w

By tittopower

Tempo fa sono capitato dal mio negoziante di fiducia e mentre mi aggiravo fra gli scaffali il mio sguardo si è imbattuto su di un attraente alimentatore dorato biventola. Non conoscevo la marca Qtec fino a quel momento e siccome mi serviva un nuovo alimentatore per un case che mi sto autocostruendo, ho voluto prenderlo, in considerazione anche del suo prezzo accattivante.
L'alimentatore appare subito appartenere alla classe "supereco", le due ventole sono di bassa qualità e precisione, non c'è un interuttore di accensione e nemmeno una presa di servizio, anche i cavi di uscita hanno diversi molex in totale, ma fanno capo a 2 sole linee di uscita. Il peso comunque dell'apparecchio è molto superiore a quello di altri alimentatori di pari prezzo.
Io non so voi come vi comportiate con i vostri nuovi acquisti, ma io normalmente sono assalito da una grandissima curiosità di vederne l'interno. Quindi dopo un periodo di utilizzo di qualche giorno onde testarne il funzionamento regolare, decido di passare all'apertura del medesimo. Aprire questa categoria di apprecchi oltre che essere pericoloso per via delle alte tensioni in gioco, comporta la perdita della garanzia in quanto occorre rompere un sigillo adesivo. Nel caso del mio esemplare l'etichetta era posta su una vite del coperchio e sono riuscito a rimuoverla senza danni in modo da poterla riapplicare, cosa che poi non mi è servita in quanto ho anche apportato modifiche alle ventole, ai cavi e al mobile....rendendo palese il fatto di averlo aperto.
La prima cosa che mi sono studiato è stata l'etichetta delle caratteristiche che qui riporto:

Analizzando i dati di targa possiamo vedere che facendo una rapida somma dei wattaggi massimi forniti otteniamo circa:
66 w dalla linea a 3,3 Volt, 175 w dalla linea a 5 Volt, 168 w dalla linea a 12 Volt,
15 w dalla somma delle altre tensioni, per un totale di circa 424 w Max.
La somma dei valori di picco ci da invece circa 571 w !!!
Che dire... siamo nell'era dell'ottimismo ed accetto questi valori ....
In futuro spero di riuscire a costruire un apparecchio per potere testare seriamente questi alimentatori da PC ... nel frattempo, rimanendo un pò con i piedi per terra, attribuirei 300-350w totali a questo apparecchio.

Ho montato questo alimentatore su un PC composto da Asus P4PE/lan, P4-2400, 2 hard disc Maxtor 60giga/7200rpm, master Yamaha 16/10/40, dvd LiteOn 165h, floppy, hub alim-interna a 4 porte, 512 Mb ram samsung, scheda video Radeon9000pro, 6 ventole aggiuntive.
Le tensioni di lavoro originali erano ottimali e si attestavano nel mio esemplare sui 5,13 - 12.36 - 3.33. Le ventole interne originali producevano molto rumore a mio avviso ma anche un buon flusso d'aria.
Una volta aperto l'alimentatore ci si accorge che è dotato di un trasformatore di riduzione molto ben dimensionato in confronto agli alimentatori da 3-400w, ed anche le bobine di filtro di uscita sono notevolmente piu grandi sia come dimensioni del nucleo che come diametro del filo avvolto. Buona anche la componentistica di potenza direi con componenti in contenitore sot93.
L'alimentatore dovrebbe quindi avere la schiena robusta a quanto pare, quindi ne approfitto per renderlo il mio primo alimentatore rendendolo un po piu pratico e performante. L'idea iniziale era quella di voler aggiungere altri cavi molex partendo dall'interno ma non c'è veramente posto sulle piazzole per aggiungerne altri, quindi ho optato per un piccolo aumento della tensione in modo da compensare le perdite sui due unici cavi.
Per fare questo occorre diminuire la resistenza di reazione che controlla la tensione. Su questo modello ci sono 3 resistenze in parallelo come in figura che determinano il giusto valore per ottenere i 5 volt.

Il valore di queste tre resistenze partendo da sinistra è il seguente: 18k (marron grigio arancio), 4,7k (giallo viola rosso), 150k (marron nero giallo). Per ottenere una regolazione ottimale e precisa delle tensione ho utilizzato dapprima un trimmer a 20 giri da 1 Mohm, con il trimmer ho potuto trovare i valori ideali da applicare in parallelo alle 3 resistenze gia presenti. Dalle prove ho determinato quanto segue:

Valore applicato in parallelo di 140k aumento di 0.1 volt
Valore applicato in parallelo di 100k aumento di 0.15 volt
Valore applicato in parallelo di 78k aumento di 0.2 volt

Nel mio caso ho preferito aggiungere una resistenza da 100k per ottenere un aumento di 0.15 V che reputo sufficiente a compensare le perdite sui cavi molex. Vista la disposizione delle piste e lo spazio disponibile ed approfittando del fatto che la piastre dell'alimentatore era gia smontata ho praticato 2 fori da 1 mm per potere inserire la nuova resistenza. E' comunque possibile evitare lo smontaggio totale del circuito per effettuare questa modifica saldando la nostra resistenza o il nostro trim dalla parte superiore, ancorandoci sulle estremità delle 3 resistenze gia presenti. Ricordiamo comunque che un aumento della tensione a 5 volt provoca un aumento anche sulla tensione a 12 volt in genere 2,5 volte superiore a quella applicata ai 5 volt in quanto questa sezione non è stabilizzata ma libera.

I due valori di tensione sono quelli riscontrati a vuoto e con carico di 2 ampere sulla linea dei 5 volt.
Le ventole originali sono state sostituite con due cooler master da 2400 giri, più veloci delle originali, ma la loro alimentazione non è piu prelevata all'interno dell'alimentatore, ma come visibile ho portato i cavi di alimentazione esternamente in modo da poterle controllare agevolmente con riduttori di tensione. Il circuito non è dotato di controllo per le ventole che pertanto viaggerebbero sempre alla massima velocità. Non ho rilevato internamente componenti che in normali condizioni di utilizzo necessitino di raffreddamento particolare, quindi ritengo questo alimentatore molto adatto ad essere modificato con raffreddamento a liquido, grazie anche alla tipologia di alette adottate che sono già forate e piatte, adatte all'applicazione di due WB. L'ideale sarebbe sicuramente poter sostituire queste alette con una aletta ponte in rame da 2,5 mm su cui poi applicare un grande WB, ma mi sono reso conto che è molto difficile svitare e rimontare le viti sui transistor di potenza.
Evidentemente chi costruisce questi apparecchi non si preoccupa di futuri interventi di riparazione o di chi vorrebbe modificarli (ci mancherebbe).

ATTENZIONE: Quando effettuate le prove ricordate di unire elettricamente la terra o carcassa del mobile dell'alimentatore con il relativo punto di attacco sul circuito, pena un funzionamente instabile dell'alimentatore durante le fasi di test dei valori di resistenza da applicare.

RICORDATE inoltre durante i test di scaricare subito successivamente ad ogni spegnimento (con un paio di pinze isolate) i 2 grossi condensatori di alimentazione che potrebbero contenere ancora forti correnti. Nel mio caso non sono mai rimasti carichi ma non si sa mai...

Il prossimo passo rimane il raffreddamento ad acqua....se rimedio un sostituto da utilizzare al posto di questo mi metterò all'opera in questo senso.

S.G.M. By tittopower 26/3/2003

Le modifiche trattate negli articoli possono provocare danni notevoli all'hardware e alla persona qualora chi le esegue non abbia una certa familiarità con l'elettricità, la meccanica, l'elettronica ecc.. ci si astenga quindi eventualmente dal metterle in pratica qualora non si abbia affinità con le materie predette. In ogni caso lo scrivente non si ritiene responsabile di eventuali danni provocati dai progetti e dal loro utilizzo a cose e/o persone.

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