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La Piccola ma GRANDE Tamtech

Ogni tanto può succedere di imbattersi in fenomeni unici e rari nel corso della nostra vita, tutti quanti ricordiamo o abbiamo vissuto episodi o periodi irripetibili che ci affascinano o emozionano ogni qualvolta ci tornano alla mente.
Per la nostra compagnia di modellisti queste emozioni potrebbero essere molto facilmente essere suscitate da un particolare automodello compagno di gare e serate in compagnia.
Non sto parlando di una sofisticatissima macchina fatta in casa o di qualche segreta serie di automodelli. Molte volte le cose più belle sono quelle semplici ed in questo caso "piccole" direi. Così come avrete capito dal titolo e da questa breve nostalgica introduzione sto parlandovi di quel particolare automodello radiocomandato in scala 1/24 di nome "Tamtech".
Pur non essendo stata molto diffusa in Italia al tempo della sua commercializzazione (stiamo parlando degli anni fra l'85 ed il 90), essa fu e rimane una pietra migliare nella storia della sua casa produttrice, la famosa giapponese Tamiya. Evidentemente non fu capita o gli interessi di quei periodi erano polarizzati da altre cose. Senza dubbio reputo questa la miglior macchina da vero e puro divertimento. Molte sue proprietà contribuiscono a farne una "Top Model". La particolarità piu importante è che in uno spazio di soli 4 metri per 4 possiamo costruire una pista per gareggiare, la sua lunga autonomia di circa 10 minuti, le sue eccellenti prestazioni, la notevole velocità di reazioni richieste al pilota ne fanno un modello perfetto per l'allenamento del dito durante le stagioni invernali o estive.

6 piccoli automodelli sulla pista in moquette

Stupisce la sua capacità di assorbire gli urti e gli impatti in pista, la sua longevità meccanica e la sua economicità di gestione in rapporto al costo/prestazioni/utilizzo.
Probabilmente chi non ha mai posseduto questo tipo di automodello potrebbe credere che si tratti di un inutile giocattolo, poi però chi lo vede e lo prova subito lo brama e se riesce a venirne in possesso di un esemplare non lo molla più.
Non esistono modifiche efficaci da effettuare al modello per renderlo nettamente più performante, a suo tempo alcune ditte procacciavano qualche costosa modifica che non portava invero risultati soddisfacenti. Questa è la sua vera forza: l'auto è molto impegnativa e veloce di per se stessa e per il tipo di piste che si adottano, pochissime le regolazioni possibili, pochissima l'attrezzatura necessaria a corredo, tenuta assicurata con qualsiasi gomma, il degrado dei motori e delle batterie nel tempo non compromette le prestazioni in maniera esagerata, durante una gara capita sempre qualche piccolo contatto a ravvivare la classifica, o a spezzare la tensione di una gara ad inseguimento. Questi ingredienti mescolati al fatto che la posta in gioco è solo quella di passare una serata fra amici, portano tutti ad un bellissimo risultato: DIVERTIMENTO ASSICURATO.

Il parco macchine e carrozzerie durante una normale serata

Ora il modello è purtroppo fuori produzione ed irreperibile sul mercato, sia come scatola di montaggio che come ricambi, tutti quanti noi avendo previsto questa eventualità si è dotato di una nutrita quantità di ricambi, anche se l'autonomia pressochè totale di autocostruzione di ogni singola parte dei componenti potrà far sopravvivere per lungo tempo questa categoria. Non dimentichiamo che esistono altre marche di modelli simili e della stessa scala (non molti invero), si salta però dal giocattolo vero e proprio ai modelli sofisticati. La Tamtech rimane in questo panorama, uno strabiliante compromesso e permettetemi ...una grande regina.

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