Home

Questa pagina non fa uso di cookies

Raffreddamento ram

By tittopower

Con l'avvento delle nuove tecnologie e dei processi produttivi sempre più piccoli avremmo dovuto assistere ad un minore consumo energetico con conseguente minor dissipazione di energia.
In verità questo avviene, ma per contro la corsa alle alte frequenze di lavoro è molto veloce e vanifica il risparmio energetico. Circa 5 anni fa un pentium 200 necessitava di 15w per funzionare con un rapporto frequenza/consumo di 200/15=13.3, ora invece un P4-2400 dissipa 70w con un rapporto di 2400/70=34. Ciò vuol dire che in circa 5 anni il rendimento di un processore è migliorato "solo" di circa 2,6 volte, l'energia consumata di 5 volte, mentre le frequenze di utilizzo sono cresciute di 12 volte !!!
Se questa evoluzione procederà allo stesso modo ci troveremo ben presto con processori che devono dissipare un centinaio e passa di w, alimentatori comunemente utilizzati da 500 w e...forse non sarà più necessario dotare la propria casa di un impianto di riscaldamento !!
Anche la ram, un componente fino a poco tempo fa mai considerato da raffreddare è divenuto un componente da tenere d'occhio. Mentre ero alla ricerca di una disfunzione du una scheda video, in particolare cercavo un qualche suo componente che scaldava oltre il normale, fra le altre cose ho controllato la temperatura della ram e sono rimasto molto stupito dai suoi 40 e passa gradi, considerando che in quel momento la temperatura ambiente del mio lab era di soli 12° (locale non riscaldato). A questo punto non ho resistito alla tentazione di crearmi un dissipatore anche per le memorie, considerando soprattutto che ci avviciniamo alla stagione calda.
Questo breve articolo illustra un doveroso piccolo lavoro necessario per raffreddare della ram ddr/333.

Il lavoro inizia con il taglio di 2 pezzi di alluminio dello spessore di 3 mm. Tale spessore permette di incidere delle fresature entrando con l'utensile di quasi 2 mm. Per il taglio ho preferito utilizzare un paticolare tipo di fresa, una fresa da ingranaggi, la quale oltre a fornire un ottimo taglio grazie ai suoi numerosi utensili, restituisce anche una ottima finitura con profilo a dente di ingranaggio. La futura aletta viene fissata su una parete in alluminio sia per ragioni di migliore posizione di lavoro che per ottenere 2 parti il piu simili possibili. Su ogni aletta vengono praticate 9 scanalature distanziate di 2,5 mm ognuna.

Una volta finite le due parti si passa alla finitura delle bave ed ai ridimensionamenti finali, al posizionamento sui chip. Le 2 alette sono tenute allineate da 2 viti da 3mm con spaziatore isolante in plastica azzurra. Le alette coprono tutti i chip.

L'ultimo tocco consiste nel creare una piccola zona piatta, poi colorata di rosso in cui dovrò applicare un logo personale. Nel provare ad introdurre la ram nello slot mi sono accorto però che essa non entrava !!! Mi ero infatti dimenticato di produrre gli incavi di inserimento. Rismontato tutto quanto ho provveduto alle necessarie modifiche ed al riassemblaggio con il seguente risultato finale:

A cavallo delle alette sono state messe 3 molle di tiro onde fare aderire bene i chip alle alette. Fra chip e alette è presente anche uno strato di pasta conduttiva di calore del tipo bianco. La temperatura della ram si mantiene ora di qualche grado solamente superiore a quella dell'interno del case.

Per chi volesse cimentarsi in realizzazioni analoghe consiglio di controllare bene che l'alluminio delle alette non venga a contatto con alcuna parte elettrica del modulo stesso o della scheda madre. Inoltre non utilizzare paste conduttive del tipo ad argento, in quanto se un po di pasta di questo tipo finisce sui pin o sullo stampato si possono verificare dei sicuri malfunzionamenti.

Le modifiche trattate negli articoli possono provocare danni notevoli all'hardware e alla persona qualora chi le esegue non abbia una certa familiarità con l'elettricità, la meccanica, l'elettronica ecc.. ci si astenga quindi eventualmente dal metterle in pratica qualora non si abbia affinità con le materie predette. In ogni caso lo scrivente non si ritiene responsabile di eventuali danni provocati dai progetti e dal loro utilizzo a cose e/o persone.

Home