Il plexiglass da 10 mm di spessore viene ricoperto nella zona dei tagli con nastro di carta a basso contenuto di colla in modo da essere rimosso senza lasciare residui, in questo modo lo scorrimento del seghetto alternativo non provocherà striscie indesiderate.
Per il taglio ho utilizzato una lama a denti fini per provocare meno scheggiature possibile. Il plexiglass è stato molto facile da tagliare e non si sono prodotti surriscaldamenti durante il taglio.
Le parti necessarie sono state tagliate e sono pronte per essere rifinite nella zona di taglio.
Le 3 parti della stessa misura che andranno a formare lo spessore della vasca vengono fresate assieme per ottenere 3 pezzi con la stessa identica misura.
A questo punto mi sono venuti dubbi sul fatto che il materiale utilizzato fosse plexiglass, avevo già fresato del plexiglass ma non mi sembrava producesse trucioli di questo tipo e fosse così morbido.
Per incollare le parti con silicone senza commettere errori di squadro ho utilizzato una sede in alluminio su cui adagiare i vari pezzi e incollarli uno dopo l'altro fino a completare la vasca. La struttura viene poi lasciata a riposare per 24 ore.
Per fermare il riscaldatore ho realizzato il piccolo cubetto in naylon verde. Ho dotato la vasca anche di un coperchio per evitare che i vapori del percloruro andassero in aria. Il riscaldatore dispone di un termostato nella sua parte alta, questa zona è stata volutamente lasciata lontano dal liquido perchè la regolazione presente consentiva un campo di regolazione fra 18 e 30 gradi, in questo modo quindi è possibile portare il liquido oltre questa temperatura.
Sul fondo della vasca vengono portati i 2 tubetti di mandata dell'aria che terminano in 2 diffusori che generano 2 flussi di bolle di aria.
La vasca da incisione è quasi pronta all'uso.
Viene ora introdotto il percloruro ferrico e regolata la portata di aria della pompa in modo che non si generi troppa schiuma, in pratica è stato necessario settare la portata di aria pressochè al minimo.
La prima prova di asportazione del rame è stata effettuata con un pezzo di vetronite qualsiasi, giusto per capire quali fossero i tempi del processo.
La piccola basetta dopo 7-8 minuti di presenza nella vasca, ci vogliono circa 15 minuti per l'incisione di un circuito con una temperatura di circa 30° del percloruro. Ho provato a portare il percloruro a 60° per vedere di quanto si accorciavano i tempi di esecuzione, ma ho constatato che tale temperatura danneggia il photoresist impresso e lo scioglie rovinando il circuito, meglio arrivare quindi ad un massimo di 40° con cui ho ottenuto circuiti perfetti in 5-6 minuti.
Durante l'utilizzo si sono evidenziati dei problemi di praticità che andranno risolti, per esempio mi è caduto un circuito nella vasca che poi è risultato molto difficile da recuperare poichè il liquido non è per nulla trasparente già dopo pochi minuti. Il risultato è molto buono e mi ha soddisfatto pienamente per quanto riguarda il tempo di incisione, unico neo è che bisogna stare attenti a non superare i tempi prestabiliti, pena la scomparsa di tutto il circuito.
Marzo 2011 by Tittopower
Le operazioni svolte nell'articolo possono provocare danni notevoli agli apparecchi e alla persona qualora chi le esegue non abbia una certa familiarità con l'elettricità, la meccanica, l'elettronica ecc.. ci si astenga quindi eventualmente dal metterle in pratica qualora non si abbia affinità con le materie predette. In ogni caso lo scrivente non si ritiene responsabile di eventuali danni provocati dai progetti e dal loro utilizzo a cose e/o persone.